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Dott.ssa Alessandra Pannunzio Psicologa e Psicoterapeuta Pescara

Disturbi alimentari

Disturbi alimentari

Il disturbo del comportamento alimentare insorge prevalentemente nell’età adulta ed è caratterizzato da un’eccessiva preoccupazione per il peso. La persona che ne soffre ha delle condotte disfunzionali alimentari che coincidono con il rifiuto del cibo, con delle abbuffate, con il vomito autoindotto e con l’utilizzo di lassativi al fine di controllare il proprio peso, il soggetto è ossessionato dalla propria immagine corporea che diventa il centro della propria vita.

Tutto questo non viene percepito inizialmente da chi lo subisce come un problema, infatti sono proprio i familiari a cercare di indirizzarlo verso un professionista. Dividiamo i disturbi alimentari in due nuclei fondanti, il primo è quello che fa capo alla Bulimia Nervosa, in cui la persona mette in atto delle vere e proprie abbuffate di cibo per poi espellerlo attraverso il vomito autoindotto. L’abbuffata o crisi bulimica sta ad indicare un apporto di cibo superiore alla norma.

E’ importante tener presente che il soggetto tende a nascondere queste dinamiche alimentari. Il secondo è l’Anoressia Nervosa, la persona ha una grande ossessione per il proprio peso e tende continuamente a controllarlo anche se è inferiore alla norma per quanto concerne età ed altezza. Pur ammettendo la propria magrezza, le persone tendono sempre a vedersi troppo grasse soprattutto in alcune parti del corpo, l’addome, i glutei e le cosce, che tendono compulsivamente a misurarsi e a guardarsi allo specchio.

La percezione di sé e l’autostima sono influenzati da questo continuo controllo e i fallimenti sono seguiti da svalutazione. Si può affermare che per l’80% delle persone che soffrono di questo disturbo la causa coincide con abusi, violenze o ha avuto delle perdite in età scolare. Questo disturbo interessa prevalentemente le donne e solo in minima parte il sesso maschile. Nella cura si è visto come sia centrale il ruolo della famiglia per lo studio delle patologie alimentari considerata come elemento strutturante del sintomo. In questo contesto diventa importante osservare e valutare le relazioni che intercorrono tra i membri del contesto familiare in un’ottica trigenerazionale. Tra i disturbi correlati con l’anoressia e la bulimia ritroviamo la depressione, l’ansia e i disturbi del sonno.


Dott.ssa Alessandra Pannunzio
Psicologa Psicoterapeuta a Pescara (PE)

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